giovedì 12 novembre 2009

Il lato oscuro della mente... dei complottisti!

The Dark Side Of The Moon, oltre che un notissimo album dei Pink Floyd è il titolo di un documentario "beffa" realizzato dal regista William Karel e presentato il Francia nel 2002 con il nome di Operazione Luna.

Ma che ha fatto esattamente Karel?
Ha montato una serie di filmati e interviste a diversi personaggi molto famosi (politici, militari, astronauti, direttori della CIA, familiari di defunti), estrapolandoli dal loro contesto originale in maniera tale da far sembrare che sostengano la tesi del Moon Hoax, la teoria complottista secondo cui l'uomo non è mai stato sulla Luna e tutte le missioni Apollo sono state girate in set cinematografici ricreati appositamente sulla Terra.

Il montaggio è fatto in maniera estremamente efficace, e qualsiasi spettatore poco preparato è spinto a credere che NASA e CIA abbiano organizzato il grande raggiro avvalendosi del famoso regista Stanley Kubrick, per poi eliminare tutti i testimoni, Kubrick compreso.

Solo alla fine del film si scopre la verità: il regista mostra le vere interviste, rivelando che i protagonisti del filmato parlavano di tutt'altre faccende.

Karel ha voluto dimostrare come sia facile, con un paziente lavoro di taglia-copia-incolla, ingannare lo spettatore e mettere in bocca a testimoni e protagonisti, affermazioni che essi non hanno mai fatto: esattamente la tecnica utilizzata dai complottisti (basti guardare Inganno Globale del regista Massimo Mazzucco per averne una dimostrazione efficace).

A dire il vero, la stessa tecnica è utilizzata anche da parecchi registi "impegnati": un esempio per tutti è rappresentato dai film di Michael Moore.

Quello che nemmeno William Karel avrebbe potuto immaginare, però, è che qualcuno avrebbe utilizzato la stessa tecnica proprio su di lui: tagliando l'ultima parte del film, infatti, i complottisti lo hanno diffuso come prova delle loro teorie!

Lo shot in apertura proviene da Youtube, dove un certo Massimova si è preso la briga di inserire l'intero film in sei spezzoni, tranne l'ultimo, che rivela il trucco.

Massimova ha inserito il film all'incirca un anno fa, ma ancora continua a credere che quello sia un documentario vero, e non un mockumentary, come gli americani chiamano queste produzioni.
E questo nonostante numerosi utenti di Youtube gli abbiano fatto notare il ridicolo errore.

Insomma... Karel ha voluto dimostrare l'idiozia dei complottisti... ma i complottisti si sono dimostrati ancor più idioti di quanto lui sia riuscito a dimostrare.

Nessun problema per Massimova, in ogni caso: troverà senz'altro le porte aperte, anzi spalancate, su siti come Luogocomune, dove potrà discutere e scambiarsi pacche sulle spalle con un sacco di utenti che hanno il suo stesso Q.I..

Si ringrazia Davide Bertolini per la segnalazione.