giovedì 5 novembre 2009

Premio Perlone 2009: i candidati!

Eccoci finalmente all'avvio delle elezioni del Premio Perlone 2009, il trofeo più ambito dai complottisti.

Siamo giunti alla terza edizione del nostro concorso, e anche questa volta saranno i nostri lettori a decidere chi ha meritato il titolo di Perlone 2009.

Quest'anno abbiamo deciso di saltare la fase delle "primarie", per cui andrete direttamente a votare i candidati finalisti.
Per la loro selezione abbiamo considerato vari aspetti, tra i quali l'esito dei concorsi precedenti, le segnalazioni che ci avete mandato via mail, la quantità di Perle prodotte.

Il risultato è una lista di 8 candidati, tutti di ottima levatura complottista.

Vediamoli assieme:

Massimo Mazzucco, responsabile del sito Luogocomune e produttore di pseudo documentari copia-taglia-incolla, è ormai una presenza assidua nel nostro stupidario e ha già vinto l'edizione 2007 del Perlone, consegnato sul suo stesso sito.
Superfluo presentarlo e tesserne gli elogi: è un complottista a 360 gradi, dalle missioni lunari all'11 settembre, dagli omicidi Kennedy agli uragani, tutto è un complotto.

Impossibile citare tutte le numerose Perle che ci ha regalato, ma una delle più belle resta quella in cui ha scambiato il sito Shon per il sito NASA, che da sola basta a scolpire il suo nome nella storia del complottismo.

Ma Mazzucco va oltre la tradizione storica: nel 2009 ha continuato a sfornare Perle su Perle, a produrre video e a scrivere corbellerie sul suo sito, dedicandosi con particolare impegno a propagandare la teoria dell'ex medico Tullio Simoncini che il cancro è un fungo e si può curare con un po' di bicarbonato.
Un grande e ancora attualissimo complottista, fedele nei secoli.

Il secondo candidato è un altro classico del cospirazionismo: Rosario Marcianò, alias Straker, il più tenace e allucinato sostenitore italiano del complotto delle scie chimiche, che scrive su diversi blog, tra i quali il noto Tanker Enemy.

Vincitore del Perlone 2008, consegnatogli personalmente durante una conferenza, Marcianò è sempre impegnatissimo a sfornare corbellerie di ogni sorta, anche se quest'anno gli abbiamo dedicato poco spazio.

Rosario Marcianò non è soltanto scie chimiche: è anche UFO, medicine alternative e tante altre idiozie assortite.

Al terzo posto troviamo un'altra nostra vecchia conoscenza, il baffutissimo Giulietto Chiesa, produttore di una delle più grosse bufale cinematografiche di tutti i tempi: Zero, il filmetto in cui sostiene che gli attentati dell'11 settembre 2001 furono una gigantesca messinscena.

Chiesa continua ad essere un complottista molto apprezzato dai lettori e anche nel 2009 ha contribuito al nostro stupidario con notevoli Perle.
Ex europarlamentare, giornalista, scrittore, Chiesa ha un sito personale omonimo ed è fra le colonne portanti di Megachip, portale specializzato nella disinformazione.

Nonostante l'età avanzata e l'aria sempre un po' imbronciata, su Giulietto Chiesa si può sempre fare affidamento: ogni volta che parla e scrive fioccano bellissime e gustosissime Perle da immortalare.

Al quarto posto troviamo Pier Paolo Murru, di cui mostriamo il ricco curriculum nel settore dell'elaborazione videografica. Murru è entrato nel circo dei complottisti qualche anno orsono, con una complessa analisi che a suo dire dimostrava che alcuni fotogrammi dei filmati delle telecamere del Pentagono che avevano ripreso l'impatto del volo American 77 erano stati "truccati" per nascondere la natura dell'oggetto che aveva colpito la struttura.
All'epoca Pier Paolo Murru scriveva con il nick Pier69.
La sua analisi conteneva errori di partenza molto grossolani: i fotogrammi dell'attacco al Pentagono, infatti, permettono di verificare che fu effettivamente il volo American 77 a colpire la struttura; Murru non ha tenuto conto delle caratteristiche delle videocamere che hanno ripreso l'attacco. Perfino il supercomplottista Massimo Mazzucco contestò le analisi di Murru!
Sta di fatto che Murru decise improvvisamente di ritirare il suo "dossier", fece sparire ogni riferimento al proprio curriculum e dopo un po' di tempo tornò sulla scena con una nuova verginità, nella veste di Tuttle.
Il nuovo Murru, però, aveva cambiato teoria complottista: adesso sostiene che il Volo 77 ha sorvolato il Pentagono senza colpirlo e qualcos'altro ha causato i danni fisici che conosciamo, compreso l'abbattimento dei pali di illuminazione e il danneggiamento di un generatore elettrico e di un muretto collocati lungo il percorso.
Pensate un po': per qualche ragione che solo il cervello di Murru considera verosimile, la CIA avrebbe fatto sorvolare il Pentagono dal Volo 77 (o altro aereo simile) e lo avrebbe colpito con qualcos'altro, inscenando contemporaneamente l'abbattimento dei pali e gli altri danni esterni, quindi avrebbe disseminato la zona di rottami e cadaveri e poi avrebbe falsificato gli esiti degli esami del DNA...
Una persona munita di un minimo di capacità intellettive chiederebbe: scusate, ma non facevano prima a far schiantare direttamente il Volo 77 contro il Pentagono, anziché farlo passare a qualche centimetro sopra il tetto?
Ma Murru (e un certo numero di suoi fan, come Rivers e Sertes) non si pone nemmeno la questione, e per dimostrare la sua teoria si affida a testimonianze che collocherebbero la rotta del velivolo qualche metro più a nord rispetto alla rotta ufficiale... fingendo di ignorare che quelle stesse testimonianze affermano che l'aereo si è schiantato contro il Pentagono e non l'ha sorvolato!
Per questo splendido lavoro, Murru si è guadagnato la candidatura al Perlone 2009.

Il quinto candidato è un amministratore di Wikipedia, Piero Montesacro (questo è il suo nick, non è il suo vero nome), che presentiamo nell'elenco come portabandiera del peggio della Wikipedia italiana, ossia di tutti quegli utenti e amministratori che inseriscono nelle voci enciclopediche (o permettono che altri lo facciano) informazioni false o fuorvianti allo scopo di propagandare il proprio punto di vista. Questi individui, che spesso hanno buona cultura e capacità dialettica, sfruttano la fame di validi "contributor" che affligge la versione nostrana dell'enciclopedia libera per crearsi spazi di potere e far passare le ideologie più aberranti: complottismo, antisemitismo, negazionismo dell'Olocausto, apologia del terrorismo, ecc...
Grazie alle amicizie - consapevoli o meno - intessute dopo anni di presenza su Wikipedia, tali soggetti hanno intessuto una vera e propria rete di complicità e assistenza reciproca con altri amministratori e utenti, per cui l'enciclopedia "libera" si è trasformata in una oligarchia nella quale perfino le regole vengono cambiate per sostenerne il potere, quando serve.

Per verificare quanto abbiamo appena scritto, basterà leggere con attenzione le nostre Perle archiviate sotto i tag Piero Montesacro e Wikiperla.

Abbiamo poi Claudio Del Lungo, assessore al Comune di Firenze, che rappresenta quella parte del mondo politico che spreca i soldi dei contribuenti italiani per inseguire le più assurde corbellerie del mondo complottista, e in particolare quella delle "scie chimiche", vera leggenda paranoica che sostiene che le scie degli aerei nei cieli (semplice vapore acqueo) sarebbero pericolose sostanze chimiche e/o biologiche rilasciate nell'aria (sotto gli occhi di tutti e con la complicità di milioni di persone nel mondo) per scopi misteriosi (controllo del clima, controllo della popolazione, diffusione di agenti patogeni...).
Segue a ruota Maurizio Decollanz, sfigatissimo conduttore del programma televisivo Rebus trasmesso dalla rete nazionale Odeon TV.
Anche in questo caso la candidatura di Decollanz ha valore puramente simbolico, infatti, è espressione dei tanti (troppi) giornalisti e delle innumerevoli trasmissioni televisive che si dedicano a propagandare teorie senza capo né coda, ingannando una moltitudine di spettatori (spesso paganti): scie chimiche, fine del mondo, autoattentato dell'11 settembre, e così via.
Infine, abbiamo Antonella Randazzo, eroina alla quale invero abbiamo dedicato una sola Perla quest'anno, e tuttavia il suo blog è sempre ricco di corbellerie appena sfornate che abbracciano il mondo della politica, della storia, del complottismo, del signoraggio...
Ogni settimana nella mail riceviamo decine di segnalazioni che purtroppo non abbiamo potuto sviluppare sulle nostre pagine e ci è sembrato giusto rendere merito alla Randazzo e ai nostri lettori che ce ne segnalano puntualmente le uscite, con la candidatura al Premio Perlone.

Le votazioni si chiuderanno il 20 dicembre, per cui avete tutto il tempo per esprimere le vostre preferenze. Raccomandiamo di evitare di tempestare il canale di voto con voti multipli: dai log siamo in grado di rilevare i "trucchetti" e di depennare i voti non validi. Comprendiamo la vostra passione per i beniamini preferiti, ma crediamo sia più bello assegnare il Premio Perlone a chi si è guadagnato il riconoscimento del maggior numero di lettori, senza forzature.


Vi ringraziamo per l'attenzione e la collaborazione a cui ci avete abituati in questi anni e vi auguriamo buon voto.


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