giovedì 31 dicembre 2009

Scie in cielo, Perloni sulla Terra...

Ennesima conferenza sulle scie chimiche, questa volta sponsorizzata da "Galileo" e "Draco Edizioni".

Che sono?
Il primo è un centro "culturale" che sostiene le solite teorie assurde su UFO, cerchi nel grano e omini verdi assortiti, e ruota attorno alla figura di Giorgio Pattera. La seconda è una casa editrice fondata da Massimo Rodolfi, uno dei tanti sostenitori dell'esistenza delle scie chimiche.

La conferenza si è tenuta la sera dell'11 dicembre 2009 presso la "Sala Zavattini" a Reggio Emilia.

Ingresso gratuito, dice il volantino.

Ecco allora che Andrea S., inviato speciale di Perle Complottiste, si è "intrufolato" tra l'ottantina di persone che hanno assistito in delirio all'evento, e ha redatto un dettagliato rapporto a beneficio dei nostri lettori.

Lo proponiamo di seguito, come interessante testimonianza delle corbellerie raccontate in queste "conferenze".

*********************************


L'annuncio sul sito della associazione Ufologica GALILEO di Parma recita:

«Venerdì 11 dicembre ore 21 presso la sala "Zavattini" Via Fratelli Cervi, 70 - Reggio Emilia (la sala è sopra il Conad, in fondo alla galleria, si sale la scala, la porta di ingresso è a metà del terrazzo) Galileo e Draco Edizioni organizzano la conferenza: SCIE IN CIELO, TIMORI SULLA TERRA...Attività militare segreta
o progetto di modificazione climatica ?
Relatori:
Giorgio Pattera - Parma - Biologo e Giornalista - Vice presidente Galileo
Domenico Azzone - Bologna - 1° M.llo Esperto Meteo A.M.
Massimo Rodolfi – Modena – Draco Edizioni – Editore del libro: “Scie chimiche: la verità nascosta. Le prove” - Ingresso libero»

Tra gli oratori c'è anche un "maresciallo dell’Aeronautica Militare", per di più "esperto di meteo”. Sconcertante: non era proprio lui, il Pattera, a paventare il complotto dei militari?

E poi c'è questa “Draco Edizioni”. Forse la casa editrice ha pubblicato un nuovo libro e ha organizzato un agguerrito confronto tra credenti sciachimisti e inguaribili scettici?

Non è facile trovare la sala della conferenza: sono le 21:30 quando finalmente si arriva a un corridoio, al cui ingresso spicca il cartello:

Comune di Reggio Emilia
II Circoscrizione Servizi Sociali Territoriali Polo 2
Spazio dei Cittadini e Anagrafe-Ludoteca

Sotto il cartello c'è una copia del volantino della serata e le indicazioni per una bella sala con 150 seggiole, occupata da circa 80 persone.

Il Buono, il Brutto… e il Cattivo.

IL BUONO (che "beve" di tutto, kerosene compreso...)
La conferenza è già iniziata e sta parlando un anziano signore sulla sessantina, con i capelli bianchi e una faccia simpatica. Domenico Azzone richiama alla mente il classico nonno che ispira fiducia:

«...ci sono altri modi per distinguere una scia anomala da una normale: il tempo di lisi (cioè quello che impiega a dissolversi), la forma a “cordolo” mantenuta per 4-6 minuti senza che si dissolva, la sussistenza temporale. Vorrei aggiungere ai dati di formazione che ho detto prima, il dato che si possono formare anche a 0% di umidità, ma durano pochissimo (quelle vere). Sempre però è necessaria la bassissima temperatura d'alta quota.
Le scie normali sono composte solo da cristalli di ghiaccio, mentre quelle anomale da tante altre sostanze come vi diranno dopo i miei colleghi.
Le scie anomale si possono individuare come tali solo entro i primi minuti dalla formazione soprattutto perché assumono delle forme particolari...»

L'oratore proietta su uno schermo alcuni diagrammi disegnati a mano, ma ci vuole un po' per capire cosa vogliano significare. Poi mostra alcune foto di scie e classifica ben 11 tipi di scie "anomale":

1) a cordone da cui scendono “code con grumi” («carichi di sostanze particolari, come spiegheranno meglio i miei colleghi. Noi le chiamiamo scie dai denti di pettine»);
2) a cordolo che non si decomprime o non si espande e in cui si formano riccioli in direzioni opposte;
3-4-5) una serie di mix delle prime due;
6) scie parallele, tipiche di aereovie («presenti solo in rari posti») e di esercitazioni militari («saltuarie e non quotidiane»);
7) scie che disegnano scacchiere, cerchi, asterischi, semicerchi;
8) “finte scie” di forma simil-circolare a 3.000-5.000 piedi di altezza sotto le nubi vere (Eh? E che significa?);
9) scie a forma sinusoidale (mostra foto di una di esse scattata a Bologna e dichiara che la scia è a 900 metri di quota. «Scie del genere non possono esistere, salvo rivedere tutte le leggi della fisica e della chimica che conosciamo»);
10) anelli compenetrati (tipo quelli della bandiera olimpica);
11) le scie “interrotte” come se un coltello le avesse tagliate.

Su queste ultime insiste:

«Non sono possibili in natura, perché la scia si dissolve, mostrando delle propaggini e non si taglia in modo netto in questo modo. Io stesso ho visto un aereo farla, con ben 3 interruzioni. Impossibile che sia un evento naturale. C'è chi (disinformando) dice che sia dovuta alla “prova motori”. Considerando che un aereo viaggia a circa 250 metri al secondo, non è possibile che “provi i motori” 3 volte in rapida successione in quel modo. C'è chi dice che sono dovute a particolari situazioni termiche e igrometriche. Impossibile, perché se l'atmosfera fosse così instabile in così poco spazio, saremmo tutti morti... tanta instabilità atmosferica ci impedirebbe di vivere».

Non spiega, però, perché mai i dispensatori di scie chimiche dovrebbero interrompere il flusso a scatti. Se la cosa è illogica per la scia di un motore, lo è anche per la scia di un dispenser.

Mentre il maresciallo (in pensione) Azzone parla, il Pattera usa un punto laser per evidenziare particolari nelle foto proiettate.

A questo punto arriva un momento di pausa per far decantare meglio il discorso dell'atmosfera instabile e cambiare i file sul PC usato per la presentazione (non usano un vero e proprio software di presentazione, ma una serie di cartelle contenenti foto, documenti e altro alla rinfusa).

L'oratore riprende:

«le scie di condensazione sono un fenomeno rarissimo; non lo diciamo noi ma la scienza.»

A dire il vero la scienza non dice affatto una cosa simile, ma la battuta è ad effetto, e subito attacca a parlare di "Diagrammi Termodinamici" dell'atmosfera, di "radiosonde", del "diagramma di Herlofson e di Appleman."

Curioso. Nei convegni precedenti Pattera ha sempre ripudiato il diagramma di Appleman bollandolo come "superato": lo studio, infatti, smentiva le teorie sciachimiste.
Adesso invece il diagramma viene utilizzato addirittura a sostegno di queste teorie!

Il maresciallo continua a elencare una serie di dati noiosi.
Per carità, tutti corretti: tot umidità, tot temperatura, tot altitudine... del resto sono i dati riferiti all'atmosfera standard...
Gli occhi si chiudono e inizio a cedere alla sonnolenza, ma mi risveglio improvvisamente quando il maresciallo spara:

«Ogni giorno ci sono dieci milioni di voli [mi sembra un dato esagerato, a meno di conteggiare anche monomotori e ultraleggeri... ma anche questi spargono scie chimiche?] e tutti questi diagrammi e studi ci dimostrano che le scie di condensazione sono pochissime. Sono aumentate rispetto al passato dato l'aumento del traffico aereo, ma sono comunque una rarità. Una scia si forma a 7.000+ metri con temperatura e umidità ben precise e non assume conformazioni “geometriche” o a “cordone” compatto che non si decomprime».

La solita solfa. Gli sciachimisti continuano a prendere a riferimento i dati dell'atmosfera standard, fingendo di ignorare che quello è solo un modello ideale, concepito proprio perché l'atmosfera reale è estremamente variabile.

Fine della seconda parte, intanto che si prepara l'altra presentazione i relatori e il pubblico scambiano qualche battuta. Almeno tre persone hanno piazzato altrettante telecamere per registrare il tutto. Inutile scattare fotografie: la luce in sala è insufficiente.

Terza e ultima parte dell'intervento fiume del maresciallo:

«... come evitare i tranelli? Come trovare delle informazioni serie, non manipolate? L'argomento scie chimiche è trattato prevalentemente su internet, perché sugli altri media viene censurato o “depistato”. Basta pensare alle interrogazioni parlamentari a cui hanno risposto che il fenomeno non esiste e hanno pubblicato documenti ufficiali pieni di distorsione informativa.

[A nessuno viene in mente che l'argomento è trattato solo su Internet perché è l'unico posto dove chiunque può scrivere qualsiasi idiozia...]

Anche sul web ci sono disinformatori, ad esempio cito un articolo del peggiore di loro
[non fa il nome, ma credo parli di Paolo Attivissimo], in un suo articolo contro la trasmissione REBUS in cui sono presenti Marcianò ed altri... e dice che non sono piloti, meteorologi e non conoscono la materia. Ebbene neppure questo “signore” [pronuncia la parola con tono dispregiativo] è nulla di tutto questo, eppure lui si permette di fare il “sapientone” e di contrastare scienziati e ricercatori indipendenti seri. In un altro passaggio critica che non si possono valutare le altezze a occhio nudo… quello che non sa questo sapientone è che ci sono osservatori professionisti che invece lo fanno e hanno anche l'ardire di inserire quello che hanno osservato in strani documenti chiamati “bollettini meteo”. Quest'uomo dice cretinaggini ed inoltre nel suo curriculum ammette candidamente di essere un “esperto in tecniche di penetrazione e persuasione on-line”. Capite? Questo uomo è in grado di ipnotizzarvi da internet e di farvi credere quello che vuole [a momenti cado dalla seggiola dopo questa corbelleria e non riesco a trattenere una mezza risata che attira gli sguardi fulminanti dei miei vicini di posto].
Questi soggetti o sono dei dementi, che parlano solo perché hanno bocca e polmoni, oppure perché devono fare un servizio a qualcuno che gli paga lo stipendio, perché altrimenti non direbbero certe scemenze.»

Detto questo, riprende a mostrare foto di nuvole e scie:

«… ecco, questi sono Altocumuli di Tipo 5, presenti a quote di 3.600-4.500 metri e lì sotto ci sono le scie di tipo 8 che vi dicevo prima. È impossibile che si formino scie normali così in basso, eppure questi disinformatori vogliono farci credere che lo siano. Hanno detto bugie simili anche sul fenomeno accaduto in Russia in ottobre [non so di cosa stavano parlando, ma qualcuno del pubblico annuisce e il maresciallo va avanti senza altre spiegazioni]. Come se non bastasse, tutti questi disinformatori offendono e diffamano. Noi non lo facciamo di certo, per cui, se sul web trovate attacchi personali, offensivi, sono loro. Non credo che nessuno di voi sia stato offeso da me questa sera, vero?»

Ci mancherebbe altro: è un convegno di sciachimisti! Ma "dementi" e "venduti" sono termini che ha usato proprio lui...

IL BRUTTO (della “scienza”).
Pausa di 5 minuti (il maresciallo ha parlato per quasi un'ora di fila) e finalmente arriva il turno di Pattera.
Inizia con un tono un po’ dimesso (l'effetto soporifero del maresciallo ha contagiato tutti) ma poi, pian piano, prende slancio e ritorna il Pattera di sempre: una bestia da palcoscenico, un buon affabulatore capace di intrattenere il pubblico e pilotare il discorso dove gli pare, parandosi sempre il fondoschiena con i vari condizionali e i garbati “mi sembra”.

«Sono collaboratore della Gazzetta di Parma e insegno Microbiologia agli infermieri [ma non aveva detto di essere tecnico di laboratorio al Maggiore di Parma?], ma mi occupo di tutto ciò che è BIO, che vuol dire VITA... compresa quella extraterrestre. Ho scritto un libro [e indica un banchetto piazzato a fianco del palco] in cui ho dovuto mettere UFO, invece che “esobiologia”, altrimenti non me lo avrebbero comperato. Inoltre ho anche dovuto auto-produrmelo, perché nessun editore voleva pubblicarlo...

[Magari perché è una bufala? Ma Pattera preferisce chiamare in causa poteri occulti e complotti contro la verità arrivando a dire che fra dicembre e gennaio i dati sull'inquinamento cittadino vengono occultati, altrimenti la gente non entrerebbe nei centri storici, i negozianti non venderebbero e lo Stato non potrebbe incassare le imposte].»

Per dimostrare la scarsa affidabilità dei dati forniti dall’ARPA cita una richiesta avanzata all’ARPA di Parma affinché si interessi di scie chimiche e legge la relativa risposta (in cui l'ARPA dice di non essere attrezzata per un prelievo in quota, e delega gli sciachimisti a farlo).

Quindi racconta di aver contattato anche l’assessore all’ambiente e questi gli ha consigliato di contattare l’ARPA (pur avendo la risposta dell'ente sotto il naso, nell’incartamento che gli avevano passato).

Fa velate allusioni al complotto infiltrato nelle istituzioni e proietta un articolo di giornale in cui si legge: “ARPA-Parma, 4 arresti per concussione. In manette anche alcuni uomini della Guardia di Finanza”.
Secondo Pattera l'episodio dimostra che i funzionari dell'ente sono avvezzi ad essere pagati da "qualcun altro".

E quindi, per scoprire la verità - dice Pattera - occorre pagarsi le analisi (oltre 250 euro) in laboratori privati e mostra i risultati di esami effettuati a Civitanova Marche.
Premette che dal cielo, occorre che arrivi a terra “la roba delle scie chimiche” con la pioggia. Quest’ultima dovrebbe essere acqua pura, o quasi…

«può inquinarsi nella caduta, ma non può contenere mercurio, cadmio, alluminio, sodio o ferro. A Civitanova Marche non ci sono centrali a carbone, quindi da dove arriva tutta questa roba? Vi mostro le analisi chimiche di una comune acqua minerale e vedete che alluminio non ce n'è… e non dovrebbe essere nemmeno nell’atmosfera!»

Ridicolo paragonare l'acqua piovana con l'acqua minerale. L'acqua piovana è acqua distillata che precipitando assorbe tutte le impurità atmosferiche, mentre l'acqua minerale commerciale è acqua filtrata, purificata e arricchita nel suo percorso sotterraneo fino alla sorgente.

Proietta poi altre analisi, una dell’ARPA Veneto [ma non s'era detto che l'ARPA è “corrotta”?] e altre a pagamento, provenienti da Milano, in cui si legge [scritto però di suo pugno con una biro come aveva già fatto a Milano!] che nel campione è contenuto quarzo per l’81% [!!!].

«Nemmeno vicino ad un piastrellificio di Sassuolo si hanno dati del genere… e i loro operai muoiono di silicosi in pochi anni, con percentuali più basse».

E quindi? Come mai i cittadini non muoiono come mosche?

Poi cita la presenza "molto alta" di titanio e bario, e su quest'ultimo:

«…è usato nella modifica del clima, spargendolo nelle nubi… e nelle lastre all’ospedale, facendolo assumere per via gastrica (e non polmonare). È la presenza di questi metalli che spiega la forma delle scie a dente di pettine, sono loro che formano quei “grumi” al di sotto dei “cordoli” delle scie che non si decomprimono».

Rinnova le filippiche sulla penetrazione del complotto mondiale, e racconta che Margherita Hack nel 1964 aveva scritto la prefazione ad un libro di ufologia, in cui si dichiarava molto possibilista all'esistenza di vita aliena, mentre appena nominata direttrice dell’osservatorio di Trieste:

«l’hanno presa da parte e le hanno detto di smetterla con gli alieni, se non voleva che il suo posto fosse occupato subito da un altro».

E' normale che la Hack, come qualsiasi scienziato, non neghi la possibilità di vita aliena: l'universo è immenso! Perfino la NASA ricerca vita aliena. Ma di qui a dire che gli alieni sono sulla Terra...
La storiella delle minacce alla Hack è un vecchio repertorio di Pattera, inventata di sana pianta.

Pattera però sostiene che qualcuno nelle istituzioni non è ancora del tutto allineato al meccanismo ed ecco che a volte saltano fuori involontariamente le prove di questi complotti o la conferma alle loro tesi.
Proietta allora un articolo pubblicato da AVIONEWS-WAPA sull’interrogazione parlamentare dell’On. Brandolini (forse del 06/08/2008). Per lui il fatto che la rivista pubblichi “la condanna delle scie chimiche" è un clamoroso autogol dei disinformatori:

«se non esistono … perché parlarne?»

Se non se ne parla, c'è un complotto. Se ne parlano, allora è vero. La logica di Pattera è a senso unico...

Proietta e legge l’interrogazione fatta da Di Pietro il 17/09/2008 e una lettera privata inviata da questi a un amico («non chiedetemi come l’ho avuta») in cui si cita il progetto HAARP («un progetto per l’intercettazione delle comunicazioni»).

Ma il complotto secondo Pattera comprende di tutto e di più quindi si spinge a citare anche la questione dei vaccini:

«solo 88.000 persone in Emilia si sono vaccinate. Finalmente la gente ha capito che è tutto un gioco economico delle multinazionali farmaceutiche».

Gongola nel dire che al mattino ha buttato via un’enorme quantità di volantini e depliant pro-vaccinazione nell’ospedale dove lavora.
[Spero stia mentendo: in caso contrario sarebbe un comportamento criminoso].

Un’altra chicca di logica complottista arriva quando proietta l’articolo pubblicato da La Stampa il 11/02/2009, di Brandolini, intitolato: La sfida: dateci le prove che le scie non esistono.

«… certo, come in geometria, quando si dimostra un teorema per absurdum».

[Ma non dovrebbero essere loro a dimostrare che le scie chimiche non esistono? E non è forse assurdo pensare a un complotto che coinvolga milioni di persone, piloti e addetti in tutto il mondo?]


Mostra ancora un articolo in cui i cinesi avrebbero fatto nevicare su Pechino, grazie al “controllo del clima” e altri trafiletti, alcuni dell’Unione Sarda, che pubblicizzano i convegni del Comitato Sardo di Sensibilizzazione sulle Scie Chimiche.

Mostra il filmato di un meteorologo tedesco paventando che l'esperto sarebbe stato licenziato: "forse non lavora più lì" [ma Paolo Attivissimo aveva invece dimostrato che l'esperto conserva ancora tranquillamente il suo posto in TV].

Solita pausa di riflessione, cambio dei file e via che si ricomincia con la proiezione del filmato di un aereo con le sue belle scie di condensazione [per loro invece “evidenti” scie chimiche] e poi, viene inquadrata una “tela di ragno migratore” che piano piano scende dal cielo. Ed ecco che parte con la sua meravigliosa tesi dei

«POLIMERI derivati da sostanze organiche simili alla seta, materiale, quest’ultimo, che si lega molto bene ai sali di alluminio».

Tutte queste “prove audio-visive” sarebbero convalidate dal brevetto 5994099 US PATENT del 30/11/1999, in cui si deposita un polimero di sintesi (il cui “monopolio” scadrà il 21/01/2018).
A questo punto "fa calare" un ragno sullo schermo:

«… in Nuova Zelanda ci sono dei ragni (Nephilidie) che producono un filamento molto robusto ed elastico, con cui gli aborigeni producono reti da pesca. La struttura del filamento è simile al kevlar e sono un ottimo vettore di trasporto (“fino a prova contraria”) di questi metalli.»

Insomma, anche i ragni nel complotto?

Cita poi la collaborazione tra Americani e Sovietici durante le Olimpiadi dell'80, a Mosca, per evitare che la pioggia si abbattesse sui giochi.

[Ovviamente dimentica che proprio gli USA rifiutarono di partecipare a quelle Olimpiadi in segno di protesta per l’invasione sovietica dell'Afghanistan!]

Altra pausa, altro cambio dei file.

«Che cosa fanno queste sostanze? Sappiamo che il centro della visione è nel cervelletto."

[Sic. Non è lì, ma in quello che si chiama appunto “centro della visione”, nella nuca, non nel cervelletto..].

Basta leggere quello che è emerso in un convegno medico di Padova
[un convegno medico sulle scie chimiche?].
Si sapeva che l’Alzheimer colpiva solo i vecchi, ma oggi, proprio in questo convegno, è emersa una brusca caduta dell’età: oggi colpisce anche a 45 anni. E noi sappiamo che questa malattia colpisce di più, proprio nelle zone ad alta concentrazione di scie. Non lo possiamo provare, perché la gente si muove e il vento anche… ma lo sappiamo.

[E come fanno a saperlo, se non possono provarlo?]

Ma continuiamo a leggere quello che dicono i medici: il bario e il titanato di stronzio sono usati per migliorare le trasmissioni radar e radio… lo dicono i medici, non noi complottisti, catastrofisti, etc. Ma non voglio che mi crediate sulla parola. Perché nessuno ha la verità in tasca. Voglio che andate a casa con i dubbi e cerchiate informazioni e approfondiate. Poi mi direte se ho ragione o no.»


[E' proprio questo che rende il Dott. Pattera un grande animale da palcoscenico. Questo suo artificio retorico dell’invito a controllare è quello che lo rende convincente. Pochi lo fanno, ma molti pensano che “è ovvio che dica la verità, altrimenti non ci consiglierebbe di controllare con il rischio di essere sbugiardato”. ]


IL CATTIVO (che ci guadagna)

Finalmente arriva l’editore, Massimo Rodolfi.
Si presenta bene, come astrofilo, con il suo piccolo osservatorio privato costruito sulla sua casa sul Monte Cimone, che domina Modena e Reggio a oltre 1.000 metri di quota.

«Sono andato ad abitare lì per avere aria pura e soddisfare il mio hobby. Ma da mesi oramai notavo che in cielo c’era qualcosa di strano, e del mio occhio c’è da fidarsi in quanto abituato a osservare il cielo con il mio passatempo. Ho cominciato a notare nebbie che puzzavano di kerosene, pioggia gialla, scie a raggiera o a scacchiera, irritazione continua, bruciori e lacrimazioni degli occhi. Anche a 1.000 metri l’aria è irrespirabile e le stelle non si vedono più. All’inizio facevo foto e prelevavo campioni affinché venissero analizzati. Ho avvisato le autorità dando le coordinate della mia casa e da allora hanno cominciato a passarmi esattamene sopra di me per rilasciare le loro schifezze [ma… ma… è esattamente quello che racconta Marcianò… vuoi vedere che…].

Ora ho smesso, perché è inutile, sono rilevabili anche ad occhio nudo e sono un fatto quotidiano. Le autorità cercano di nasconderlo. Per fortuna che ho contattato un gruppo di ricercatori indipendenti di Sanremo che mi hanno detto come stavano le cose [ecco… si tratta proprio dei Marcianò]. Sono ragazzi preparatissimi, che con estrema difficoltà e carenza di mezzi fanno un’opera meritoria. So che dalla pianura, a causa della cappa che sovrasta la città, i palazzi, etc. non ci badate, ma vi assicuro che si sente sempre il costante rombo dei motori, anche di notte. Mi dicono che c’è il Corridoio aereo del Cimone, ma non ci credo molto.

Il Dott. Pattera parlava dei polimeri che riempiono l’atmosfera (qualcuno ha detto che erano dovuti a ragni volanti). Allora vorrei vederli questi migliaia di ragni, perché questi filamenti ci sono e sono tantissimi. Ti alzi al mattino che è sereno e dopo poco le scie rendono tutto plumbeo e lattiginoso. Si vede ad occhio nudo, ripeto, e non c’è bisogno di strumenti. Agli scettici mostriamo le analisi di Milano, Civitanova Marche, etc e alcuni ci rispondono che dovremmo fare prelievi in quota. Osservare con l’occhio è una cosa, un’altra è affittare un aereo, e tutta la strumentazione che serve (gas-cromatrografi, aerei pressurizzati, sistemi di prelievo ad alta quota, etc.) roba da milioni
[ma non dicevano che erano a 900 metri. Un elicottero e un vaso da marmellata… 50 euro?]. Questi signori agitano le acque, insultano, costruiscono e falsificano la “verità”. Ad esempio, la puntata di Rebus su Odeon (quella in cui intervistarono Marcianò), coincise con l’uscita del mio libro sulle Scie Chimiche, libro che decisi di scrivere proprio dopo aver conosciuto i ragazzi di Sanremo. Ebbene, il giorno prima di quella puntata, Tozzi ha fatto la sua sceneggiata sulle Scie Chimiche e lo stesso giorno, un meteorologo, al mattino, su Canale 5 diceva che queste scie sono normali: un’opera di disinformazione ben guidata e manovrata, non casuale. Ma non è solo in questo campo che lavorano.

Prima si parlava dei vaccini, sappiamo che la Suina è una influenza studiata in laboratorio e magari rilasciata proprio con le scie. Con queste rilasciano di tutto, Smart Dust, nanotecnologie, e chissà cos’altro. Lo fanno per controllare le coscienze (e io con la coscienza ci lavoro)
[e che vuol dire? Fa il predicatore? Lo psicologo?]. Sappiamo che quei metalli servono per migliorare i radar e le radio, che usano frequenze… frequenze che possono essere sfruttate per il controllo delle coscienze, anche grazie ai polimeri che penetrano nell’organismo [ma che sta dicendo? Non capisco]. Io mi occupo e lavoro con le energie sottili (dette anche Prana), e so che una delle poche cose che ferma l’energia vitale sono proprio i polimeri [ah! ora ho capito dove voleva andare a parare! Ma nessuno gli ha detto che “chimicamente parlando” anche le proteine sono un “polimero”?]. È chi produce quei polimeri, forse le stesse case farmaceutiche, che fanno dei veri e propri crimini contro l’umanità.»

[Ma tutte a Reggio queste case editrici alternative? La Natrix Edizioni che si occupa dei Cerchi nel Grano e ha pubblicato l’opera di Eltjo Haselhoff. Ora la Draco Edizioni con le Scie Chimiche?!?]

Qualcuno dal pubblico chiede come fanno ad essere immuni a questo avvelenamento i “colpevoli”. E il nostro Pattera, assieme all’editore risponde che

«siamo di fronte a gente a cui non interessa nulla della vita umana. Gente a cui interessano solo i soldi si unisce a chi ha altri “interessi” sconosciuti. Basta fare due conti. All’inizio erano solo i militari. Poi sono intervenute le case farmaceutiche, poi le flotte civili, etc. Se spargere questa roba costa 100, quando si è in 5-6 a pagare i conti, ognuno paga una quota e non il totale. Poi a questi danno una “fetta dei soldi”, ma nemmeno loro sanno cosa stanno facendo esattamente».
[Pensiero un po’ contorto, ma è la base del complottiamo, alla David Icke per intenderci].

Pattera esibisce un documento:

«C’è una collaborazione tra NASA e Aviazione Militare, stipulata nel 1996 e che dovrà concludersi nel 2025. Gli studi riguardano il controllo del clima (e non fare come i cinesi, che su Pechino, invece di far piovere, hanno scatenato la più grossa nevicata del secolo). Sono le stesse persone che hanno mandato dei soldati inconsapevoli sul posto dove era appena detonata una atomica. Hanno chiesto scusa per questo gesto solo 5 anni fa. Non facciamoci scrupoli noi, se loro non se ne fanno.

Io sono stato minacciato più volte, sia per telefono che per lettera e lo stesso è capitato all’assessore che a Firenze ci ha ospitato in una conferenza
[e mostra l’articolo di giornale con la foto del politico]. Mi ha detto che ha ricevuto lettere anche da professori universitari. Ma quando mai un professore universitario scrive lettere, invece che starsene seduto a non fare nulla e rubare lo stipendio? È chiaro che sono al soldo di qualcuno.

Hanno concesso ad altri (che non fossero militari) di entrare “nell’affare”. Un po’ come hanno fatto con internet. Nato dai militari, per garantire le comunicazioni anche in caso di guerra, poi hanno scoperto che la Bomba alla Graffite sperimentata in Iraq bloccava anche quelle comunicazioni e allora lo hanno “regalato” a noi, perché obsoleto e superato. Io non mi sento di dire che “ci vogliono tutti morti” e non mi piace chi dalla nostra parte dice questo. Hanno i loro piani che speriamo di scoprire prima che sia troppo tardi.

Vi ripeto, andate a casa e approfondite. Qua ci sono i nostri libri
[sugli UFO e le Scie Chimiche], che possono essere un punto di partenza. Noi siamo qua, per futuri contatti.
Ringraziamo gli organizzatori e voi, che invece di vedere il Grande Fratello, avete preferito accendere il cervello e venire ad ascoltarci, resistendo anche nei passaggi più difficili e tecnici.»

Tocca adesso ai video di Marcianò "Tanker Enemy" [vere e proprie bufale].

Il tutto termina alle 00:20.
Una decina di persone è andata via prima, ma gran parte è ancora lì e forma capannelli attorno ai relatori e all'organizzatore e al banchetto dove sono in vendita i libri.
Una signora racconta che un giorno si era sentita male in auto e, uscita per prendere aria, aveva visto in cielo una scia chimica…

La settimana dopo (il 17 dicembre), nella stessa sala si è tenuta da parte di un consigliere comunale di Reggio Emilia legato alle liste di Beppe Grillo, una conferenza sulla privatizzazione dell’acqua.
Con mia grande sorpresa l'incontro è stato serio e professionale. Ma i presenti erano appena in 12 (contro gli 80 sulle scie chimiche, una vera beffa).
Quando saltano fuori signoraggio e scie chimiche, la risposta dei relatori è secca:

«Tutte puttanate».

E se lo dicono i Grillini, forse c’è ancora speranza!

Andrea S.